Ogni collezione di tappeti è caratterizzata da motivi, tecniche di annodatura e stili differenti. Cercando informazioni circa le varie tipologie di tappeti annodati a mano, in particolare quelli dal design moderno e contemporaneo, ci si imbatte nella seguente affermazione:
“Che siano antichi, vecchi, moderni o contemporanei, ogni tappeto possiede un’anima propria e uno stile inconfondibile ed inimitabile. Per chi desidera arredare la propria casa con mobili dal design ultra moderno e all’avanguardia, i tappeti moderni e contemporanei sono l’ideale, soprattutto per chi vuole mantenere uno stile sobrio, ma comunque elegante, per decorare il proprio ambiente”.
Come di consueto commento l’articolo scrivendo in colore blu.
In questo articolo si susseguono giuste affermazioni senza però far capire qual’è la tesi di chi scrive; faccio fatica a mantenere viva l’attenzione anche su un argomento del quale sono appassionato.
Tappeti Collezione Annapurna
Una prima collezione di tappeti annodati a mano secondo uno stile contemporaneo è la collezione di Tappeti Annapurna:
“La collezione di tappeti Annapurna è composta da manufatti artigiani annodati a mano con le migliori lane in commercio. Ogni tappeto è realizzato con una particolare tavolozza di colori e con disegni ispirati dai grandi astrattisti dei primi anni del 1900 rimanendo però sempre legati alle vecchie tradizioni di annodatura a mano. Essi, infatti, sono completamente realizzati secondo l’antica tecnica degli artigiani, i quali coniugano brillantemente tradizioni tessili antiche di secoli con nuovi simboli, pattern e motivi geometrici: un connubio perfetto tra antico e moderno che stupisce, oltre che per la propria originalità, anche per la morbidezza e l’altissima qualità dei materiali utilizzati nella realizzazione”
Tappeti Collezione Tibet
Una seconda collezione di tappeti dal design moderno, con un richiamo esplicito al passato, è la collezione di tappeti Tibet:
“I tappeti tibetani realizzati dal diciannovesimo secolo in poi sono relativamente contenuti sia per quanto riguarda i motivi realizzati su di essi, sia per quanto riguarda i colori utilizzati nell’annodatura. Per quanto riguarda i colori, la varietà di elementi naturali a disposizione degli artigiani comprende la robbia (rosso), l’indaco (blu), il rabarbaro tibetano (giallo) e la noce tibetana (marrone e grigio), con casi locali di colori come il verde. I motivi rappresentati si dividono principalmente in due classi: il primo tipo comprende motivi geometrici semplici, come la scacchiera e i medaglioni gau; il secondo tipo, comparso quando gli artigiani entrarono in possesso di colori sintetici, comprende disegni più complessi e di influenza cinese, come draghi, fenici, motivi floreali e nuvole”
Fatico enormemente a capire che cosa significa il termine “contenuto” riferito ai tappeti tibetani; inoltre elencare le caratteristiche dei tappeti a tinte vegetali senza specificare di che epoca e di quale zona si parli non è rispettoso nei confronti di per chi legge.
Tappeti Collezione Ikat
Infine, cercando su blog e riviste specializzate, si trovano le seguenti informazioni circa i tappeti della collezione Ikat:
“L’ikat è un procedimento per la tintura dei filati, diffuso oggi specialmente fra i popoli malesi ed indonesiani. Il significato del termine Ikat è letteralmente ‘nuvola’. L’ikat tecnicamente è una tintura a riserva, ovvero un tipo di tintura dove parti dei filati vengono protette tramite una stretta legatura per non essere tinte, mentre le parti non legate si colorano. La tecnica di tintura ikat si distingue in:
- Ikat semplice, tecnica in cui la tintura è praticata sui fili dell’ordito, uniti in piccoli mazzi legati in modo da ottenere, durante la tessitura sul telaio, il disegno prestabilito;
- Ikat doppio, in cui sono trattati con analogo procedimento anche i fili della trama.
L’ikat era già noto all’antica cultura induista antica. Ikat sono detti, da etnologi e collezionisti, anche i tessuti stessi colorati con questo tecnica: i tessuti ikat, in particolare i tappeti, si distinguono facilmente dalle imitazioni stampate per la tipica compenetrazione e fusione dei colori nei punti di inizio e fine dei disegni”
Solo una piccola precisazione:
I tappeti sono annodati a mano, non sono tessuti quindi è il disegno sono i motivi, ad essere mutuati dai tessuti realizzati in tecnica Ikat. La struttura del tappeto è trama ed ordito sul quale viene annodato il vello.
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Molto belli questi tappeti delle collezioni moderne, ma esistono anche tappeti pensati e disegnati da artisti occidentali oppure provengono tutti dall’India?
Buongiorno sig.ra Eleonora,
Scelgo il disegno dei tappeti contemporanei in base allo spessore artistico indipendentemente dalla nazionalità dell’autore. Tra le nostre collezioni vantiamo la presenza di artisti di fama mondiale quali Marco Nereo Rotelli, Jan Kath, jourgen Dahalmans e Daniela Marchetti, ma all’interno della collezione Tibet artisti non famosi indiani ed occidentali mi hanno fornito capolavori assoluti.