Due Parole su Questa Eccezionale Qualità
Il motivo a fasce di nuvole contrapposte è raffinato e sempre accattivante; giocato con questo minuzioso disegno modulare infinito, permette ai tenui colori vegetali di far esprimere a questo tappeto tutta la propria personalità.
L’area geografica nella quale inquadriamo i Tappeti di Peshawar
E’ in questa parte del mondo che ormai si concentra la produzione di tappeti di nuova manifattura; per Asia centrale intendiamo le regioni politicamente divise in questi stati: Uzbekistan, Turkmenistan, Afganistan, Pakistan, Kirghizistan, Tajikistan e India.
Questa è l’area geografica più instabile al mondo, i confini politici non sono quasi mai netti ed il potere non sempre è concentrato nelle mani dei governi. Prendiamo ad esempio la regione contesa tra Packistan, India e Cina; quest’area è denominata Daria dai pachistani, Kascemir dagli indiani ed è considerata provincia del Xinjan meridionale dai cinesi.
Mi piacerebbe dare a tutti gli appassionati che mi seguono uno strumento conoscitivo che li mettesse in grado di capire le differenze che sussistono tra le diverse produzioni e qualità; purtroppo questo non è possibile in quanto le denominazioni date a questi pezzi non seguono più uno schema preciso; talvolta il tappeto prende il nome dal disegno, talaltra dalla qualità delle lane o dalla nazione di provenienza.
Esiste inoltre un’innumerevole combinazione di caratteristiche qualitative che vanno dal tappeto realizzato in modo grossolano con nodo semplice e lane misto-sintetiche filate dall’industria, fino al pezzo unico finemente annodato con lane filate a mano e tinte vegali dal disegno affascinante.
Un vero piacere per me poter vedere questo pezzo troneggiare sulla parete centrale del negozio di Castelvetro.
Il Peshawar ha una ampia e bellissima bordura con disegno minuto affiancata da sette cornici minori e il grande medaglione centrale lascia che gli angolari si facciano notare non solamente per il pacato colore verde vegetale ma anche per la stilizzazione dei rami di fiori. Tutto lo splendore di questo tappeto è dovuto alla annodatura (20/20), ai colori vegetali ed anche all’eccezionale progetto decorativo realizzato in un unico esemplare.
Rara e fine manifattura diretta dai migliori Ushtah pachistani che hanno rielaborato classici motivi indiani e persiani rendendoli piacevolmente adatti a soddifare le nuove tendenze stilistiche. Strizzando l’occhio al passato nei motivi decorativi, ripetono meticolosamente tutte le fasi della antica lavorazione con scrupolosa attenzione fin nel dettaglio all’apparenza insignificante.
Lane filate a mano lavate con sapone senza uso di detersivi, mordenziatura secondo le antiche tradizioni, tintura con colori vegetali, finissima annodatura tra 3500 e 5000 nodi Ghiordes ogni dmq, ordito in fili sottili di robusto cotone ritorto.
Le trame passano alternativamente ogni fila di nodi 2 o 3 volte; quando passano due volte sono una lasca ed una tesa, quando passano tre volte due tese ed una lasca.
Tutta la qualità dei tappeti di Peshawar di nuova concezione, annodati finemente con lane pregiate filate a mano e tinte con colori vegetali.
Questi disegni richiedono un po’ di tempo per essere apprezzati in quanto non sono di facile lettura ma non stancano mai.
Usando i colori vegetali si possono fare abbinamenti di colore anche inconsueti, in questo caso il fondo del tappeto, tra il verde, l’azzurro e l’indaco ben si sposa con il tenue beige-caramello della bordura. I tocchi di bordeaux ben giocati aiutano a delineare con precisione il fine arabesco del disegno. Purtroppo la fotografia non rende giustizia a questo finissimo tappeto.
Certificato di Garanzia
Forse non tutti hanno la pazienza di leggere il facsimile del certificato di garanzia, allora ne riporto qui uno stralcio dal quale si evince la grande qualità di questo stupendo pezzo. Rara e fine manifattura diretta dai migliori Ushtah pachistani che hanno rielaborato classici motivi indiani e persiani rendendoli piacevolmente adatti a soddisfare le nuove tendenze stilistiche. Strizzando l’occhio al passato nei motivi decorativi, ripetono meticolosamente tutte le fasi della antica lavorazione con scrupolosa attenzione fin nel dettaglio all’apparenza insignificante. Lane filate a mano lavate con sapone senza uso di detersivi, mordenziatura secondo le antiche tradizioni, tintura con colori vegetali, finissima annodatura tra 3500 e 5000 nodi Ghiordes ogni dmq, ordito in fili sottili di robusto cotone ritorto. Le trame passano alternativamente ogni fila di nodi 2 o 3 volte; quando passano due volte sono una lasca ed una tesa, quando passano tre volte due tese ed una lasca.
Tratti dalla collezione Peshawar nei negozi Morandi Tappeti
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