In Cina esiste una lunga tradizione di produzione dei tappeti, e vista l’abilità delle popolazioni locali nel produrre tessuti e broccati, si può supporre che anche l’arte di annodare tappeti sia iniziata in tempi molto remoti. Tra le produzioni più pregiate e ricercate ci sono i tappeti Pechino e Ninxia.
Scopri tutti i tappeti Cinesi Antichi
Ho consentito la raccolta di questi pensieri in quanto sono fondamentalmente corretti anche se disordinati e senza un apparente fine possono essere utili.
Chiedo scusa se la lettura può essere poco gradevole.
Fabio Morandi
Storia e Qualità
Tra il XV e il XVIII secolo, per merito di commercianti il tappeto diventa elemento di pregio e distinzione sociale, anche se i primi pezzi annodati erano destinati solamente alla corte dell’imperatore.
L’interesse dei mercati occidentali si manifesta intorno alla metà del XIX secolo, quando gli aggraziati tappeti cinesi diventano bottino di guerra e vengono portati in Europa. Da quel momento i grandi mercati europei e americani diventano proprietari delle manifatture, indirizzando il gusto di questi tappeti verso lo stile liberty e déco in voga allora.
I tappeti cinesi antichi sono di qualità superiore; l’epoca dell’annodatura, fine del XIX secolo, è molto importante: le manifatture realizzate fino al 1920 sono le più belle e raffinate, hanno un’annodatura più fine e lane meravigliose. I tappeti più recenti, dal 1960 ad oggi, sono di qualità quasi sempre scadente: dopo gli anni ’20, e prima del 1960 i tappeti cinesi, sono di qualità media, a meno che non siano tappeti annodati su commissione.
Caratteristiche
I tappeti cinesi antichi, in generale, sono caratterizzati da ampi spazi di campo libero con motivi a draghi (antico simbolo religioso cinese), serpenti, farfalle e fiori o altri simboli di origine taoista e buddhista. Questi motivi sono spesso ripresi da quelli dei decoratori di porcellana e dai tessuti in seta.
I tappeti antichi presentano spesso sottili fili di ordito, che assieme al vello ruvido creano nodi grandi e tappeti abbastanza spessi, ma comunque morbidi.
Nei tappeti più recenti e di nuova produzione si ritrovano invece svariati motivi, ad esempio con fiori e alcuni motivi tipicamente persiani. I tappeti più recenti vengono annodati con filati di lana ottenuti a macchina e tinti con colori al cromo resistenti all’esposizione al sole e ai lavaggi. I nuovi tappeti sono in gran parte spessi e compatti perché viene usato un doppio ordito e la tecnica di annodamento è quella di senna.
I colori, oggi come ieri, sono quelli della tradizione cinese tipica delle porcellane. Il blu con le varie tonalità di azzurro, il giallo, l’avorio fino ad arrivare a delicate sfumature dorate. La presenza del blu Cina, colore famoso usato nei tappeti antichi, ricavato dall’uso di sostanze vegetali, è un inconfondibile caratteristica delle opere cinesi.
Tappeti Pechino
Questi tappeti cinesi antichi sono realizzati a mano con lane incredibilmente morbide e luminose e provengono dalla regione centrale della capitale cinese. I decori, molto ariosi, sono costituiti principalmente da un medaglione centrale dalle forme circolari e pochi altri motivi a riempire lo spazio circostante. Il blu nelle sue tonalità è il colore tipico di queste manifatture, dai colori cangianti.
I tappeti cinesi trovano nella produzione della capitale Pechino la loro espressione più significativa: questi tappeti cinesi sono infatti di ottima qualità e annodati con maestria tanto da risultare molto robusti e resistenti nel tempo. Le decorazioni, come mostrano gli esempi che vi riportiamo, sono semplici e sobrie e rimandano ai simboli della natura. La celebrazione della natura viene spesso esaltata nei tappeti cinesi: sinfonie di fiori e forme vegetali che rimandano a periodi precisi dell’anno sono temi ricorrenti che dimostrano la sensibilità unica del popolo cinese.
Questo bellissimo tappeto cinese Pechino si distingue per la delicatezza compositiva e le decorazioni a svastica. Un simbolo generalmente associato al nazismo ma uno dei motivi decorativi più apprezzati di tutti i tempi. Il significato che porta è ben diverso da quello che abbiamo ormai imparato. La parola deriva infatti dal sanscrito svastika: sv= bene ed asti= essere cioè starbene. Quindi è un simbolo di buon auspicio! Lo sapevate che in Giappone il simbolo che indica i templi sulle mappe è proprio la svastica? La stessa che troviamo nei reperti del periodo neolitico, in alcune monete greche, su edifici bizantini, presso i celti e nelle civiltà precolombiane sudamericane. In questo tappeto cinese il motivo è giocato con un’eleganza ed una raffinatezza unica.
Questo tappeto cinese, sempre di Pechino, ha dimensioni ridotte e un prezzo molto interessante. Si tratta di un tappeto molto grazioso dal gradevole e caldo fondo chiaro. Le misure lo rendono perfetto per arredare ingressi o corridoi poco illuminati. Il fondo chiaro lo rende infatti ideale per illuminare zone dell’abitazione non abbastanza chiare. La grazia e la semplicità della composizione e dell’accostamento dei colori scelti lo rendono facilmente integrabile anche in contesti moderni o minimal. Il risultato sarà un accostamento di stili, culture ed epoche davvero d’effetto.
Tappeti Ninxia
I tappeti Ninxia sono prodotti in Asia Centrale dalla popolazione Hui, enclave musulmana della Cina, definiti anche Dungani dai Tajiki, che discende da mercanti musulmani mescolatisi con le popolazioni locali. Nelle loro realizzazioni riassumono in modo eccelso entrambe le loro culture.
Proprio come il tappeto Ninxia (o Ningxia) della foto sopra, che è stato annodato nel primo decennio del XX secolo in Asia centrale dalla popolazione Hui. Il rigore e la fantasia, la razionalità e l’evasione sono palesati con un’esplosione di colori vivaci che è possibile ammirare presso il punto vendita Morandi Tappeti di Castelvetro. Tra i tappeti cinesi un esemplare così particolare non è facile da inserire in un arredamento tipicamente occidentale, ma si presta bene ad ambienti molto moderni e luminosi, dove potrà essere ammirato e farsi apprezzare all’interno di un’armoniosa combinazione di stili e colori.
Dai colori più tenui e delicati è invece questo tappeto Ninxia. Anch’esso presenta motivi cari alla popolazione Hui: in particolare il drago, che viene spesso rappresentato sia con fattezze geometrizzate, sia con fattezze per quanto possibile realistiche. Il drago è un emblema caro alla cultura cinese, idealizzato come animale nobile e maestoso, benefico e protettore. Le caratteristiche iconografiche tipiche dei tappeti cinesi Ninxia richiamano infatti in modo fedele i motivi della tradizione cinese: fiori, simboli buddisti e animali mitici. Il giallo, seguito dal rosa salmone e dal rosa pesce sono i colori prevalentemente utilizzati per il campo, mentre i disegno sono soliti essere colorati di blu. Il contrasto cromatico che si crea unendo uno sfondo chiaro con disegni e motivi decorativi scuri conferisce agli esemplari migliori una gradevole vigoria dinamica.
I tappeti cinesi sono difficili da restaurare per vari motivi, tra cui il fatto che presentano molto campo libero (cioè senza senza motivi e disegni).
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Quando penso ai tappeto mi immagino sempre prodotti orientali, provenienti dalla Persia e dal medio oriente, non pensavo ci fossero anche cinesi.. Qual’è la differenza principale che c’è tra un tappeto cinese e uno classico?
Sono pensati per un parte specifica della casa?
Buongiorno sig. Miriam,
Come tutti i tappeti annodati a mano anche i tappeti cinesi sono caratterizzati principalmente dalla cultura del popolo che li annoda.
I materiali con i quali sono annodati lana, seta, canapa, cotone, nei pezzi antichi sono di produzione locale, lo stesso dicasi per i colori vegetali con i quali sono state tinte le lane.
Nel caso specifico dei tappeti cinesi i disegni : draghi, serpenti, paesaggi sono connaturati con lo spirito più profondo di questo popolo; le lane e la famosa seta cinese si riconoscono a prima prima vista ed i colori? Glene cito uno per tutti :il Blu di Cina.
Le tinte blu dei primi tappeti citati in questo articolo sono davvero stupende, profonde e intense.
Ottimo articolo, ancora una volta!
Buonasera,
ho concluso il mio primo viaggio in Cina qualche mese fa, sfortunatamente avevo le valigie piene e non sono riusciito a portare nessun souvenirs in Italia. Saprebbe dirmi da che regione sono importati?
Buongiorno sig.Francesco,
Le parrà strano ma non sono in grado di rispondere alla sua domanda. Io non importo tappeti dalla cina e non tratto tappeti cinesi se non i cinesi antichi. Di questi pezzi straordinari le posso dire l’antica regione di provenienza, io li ho acquisiti in periodi diversi negli stai uniti o nel nord europa.
ad esempio questo tappeto Ninxia è stato annodato nel primo decennio del XX secolo in Asia centrale dalla popolazione Hui (cinesi di religione musulmana). Gli Hui definiti anche Dungani dai tajiki discendono da mercanti musulmani che si mescolarono con le popolazioni locali. Il rigore e la fantasia, la razionalita` e l’evasione palesati con un’esplosine di colori.
La provenienza del tappeto è nell’area cinese al confine con il Tajikistan.Io il tappeto lo ho acquistato attraverso un mio raccoglitore di New York.